ANNA MARIA PIRIA
Trevigiana di nascita ma milanese d’adozione, scrive sin da giovanissima racconti e poesie che anima di scorci di vita vissuta e teneri ricordi, in cui si alternano gli eventi in un’altalena di sentimenti.
Ricordandomi di Mirka
Tutte in fila per due,
le piccole davanti e le grandi dietro.
Io e Mirka eravamo a metà fila,
né piccole né grandi.
Quante cose ci raccontavamo,
ero sempre io la più chiacchierona.
Lei mi ascoltava e
io la facevo anche ridere,
le raccontavo della mia nonna e dei miei fratellini.
Lei, non aveva nulla da raccontare...
Si ricordava solo,
di una culla di ferro
e con le sbarre.
Le tenevo sempre la mano stretta,
era calda e lei, era contenta.
Dividevamo tutto,
le mele, i biscotti, le mentine e,
anche i baci di mia nonna...
Una brutta sera,
sì, una sera d'inverno,
sono arrivati dei signori, vecchi e,
parlavano che non si capiva nulla.
Mirka, con il faccino triste,
si è tolta la divisa,
le hanno messo una gonnellina troppo larga
una camicetta rosa e le scarpette di vernice.
Mi ha guardato,
due grosse lacrime,
sono scese dai suoi begli occhietti azzurri,
con poca voce mi ha detto:
“ciao Anna Maria, mi portano in America con la nave!”
Con un bel bacio le ho preso la mano,
non era calda, ma fredda.
Non ho più saputo nulla di lei...
So solo che ci volevamo tanto bene e,
gliene voglio ancora…