RENATA MANGONI DI SANTO STEFANO

Poetessa napoletana, risiede a Roma. Come in una sorta di rito liberatorio e catartico, ama esternare in versi il suo sentire profondo che nasce dalle emozioni del quotidiano. Ha concorso ad iniziative letterarie con le poesie E’ tutto un attimo e Dischiudi gli occhi, classificandosi finalista.

 

Ho smesso di portare la giacca

Ho smesso di portare la giacca
Quando ho capito come andava il mondo,
Quando ho assistito quasi impotente
Alle vicende della povera gente.
Ho smesso di portare la giacca
Quando ho assistito a tante brutture,
Quando ho visto fare sugli altri
ciò che non volevo fosse fatto a me.

Mi sono allora seduto in poltrona.
Con la camicia aperta davanti
E come in un film in bianco e nero
Ho rivissuto il tempo passato.

Guerre e martiri
tingevan di rosso la vergine terra.
E grida si spargevan tutt'intorno,
portate dal vento, freddo e straniero,
nell'aria che si respirava a fatica.
Poi il ritorno in terra natia.
Lo sguardo fisso sul blu marino.
Sulla gente oramai cambiata,
Ma felice di ridere ancora.
E di nuovo si destò l'amore,
Il desiderio di una vita normale,
Da tempo sopiti in un angolo del cuore.
Moglie, figli e nipoti
Lenirono col tempo le vecchie ferite,
Regalarono piccole e grandi gioie
Speranze per un futuro migliore.

Ho smesso di portare la giacca,
E seduto sulla mia poltrona

Osservo i bimbi giocare:
Coi loro piccoli gesti
Colorano il loro piccolo mondo,
Con la loro piccola lingua
Riempiono il cuore di gioia.

Volgo allora lo sguardo all'indietro,
un'occhiata a ciò che è già stato
e poi d'impeto guardo al futuro:
come fresche cascate di vita
irrompono le risa dei bimbi
ed io...
Ed io rido insieme con loro.
Luce dei miei occhi.

 

 

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