FILIPPO DI GIOVANNI
Autore toscano, la cui poesia sembra superare la realtà, scomponendola nell’evocazione e nella ricerca introspettiva, esprimendosi in un linguaggio colto e curato che giunge efficace alla mente ed al cuore. Le sue poesie sono pubblicate sulle antologie di conosciuti premi letterari.
Voci lontane
E' stato un fiume impetuoso,
ora è uno specchio...
Il Greco non urla più sulla mia vela,
non ho angelo diurno che mi guida
né le mie notti scuotono i demoni
sotto l'Orsa minore.
Quanti passi sui ponti d'acciaio,
all'ombra di cannoni spenti,
tra solini delusi, spiegazzati,
nutriti solo d'onore e sudore!
E tu, amata, che vibravi sull'onde
con lo sperone all'aria, il cuore mio
col tuo pulsare potente all'unisono
sui fianchi crestati di pierrot impazziti...!
E il dolce lucore di banchine
dove le bitte, allineate
come tozzi fanti dormienti, attendono
gli abbracci di bianche gomene...
sulla porta di casa.
Ma... non è stata la strada gioiosa,
la fetta di cielo degli anni più verdi,
dove le pietre antiche dei muretti
s'ornano ancora a bocche di leone,
dove il frullo rabbioso della lippa
copriva il ritmo del verso precoce,
dove si canta: "E vola, vola, vola..."
dove la tenda di un vetro impolverato
aspetta ancora un reprobo lontano
che non la seppe né la volle amare.
Vulesse fa 'rvenì pe n'ora sola...