ANDREA DE MARTINO

Ingegnere torinese, trova rifugio psicologico nell’arte della scrittura, confezionando versi ermetici e profondi che riescono ad emozionare.

 

Non da me

Non da me
Tu vuoi viole
Di scarpata bambina,
Le tue sere in giardino
E le verdi ginocchia,
Ma vivo altre vite
Ove tu non sei,
E il parteciparti è crudo
E bello molto che non so bastarmi.

Ancora
Su impervi colli
Tra crode che stringono corriamo;
In questo giardino di quote
Ti conosco fiera e bambina

Cadremo da indicibili altezze
Tu prenderai nuove forme
E di me saprai ancora fra anni
Ma quello con te sarò un tuo io altro.

Resterò da questa parte
Dei monti del cuore
E saranno miei ormai
Man mano che tu vivrai
E saremo disuniti insieme
Ognuno su alluvioni diverse,
Nuove le tue, note
Le mie

 

 

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