ADRIANO BARGHETTI

Musicista e compositore viareggino, è autore di racconti e di testi di saggistica, pubblicati dalla principale editoria nazionale. Ha pubblicato due libri di poesia, Chissà dove e Anni di-versi, per i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari e plauso da parte della critica.

 

Sul viale dei tigli

 

Quando il mio amato viale dei tigli

indossa la veste invernale

ascende silente l'incenso della sera

con grandi braccia brune innumerabili

dita sottili

che adagio dissolvono nell'infinito.

 

Come due file di monaci antichi

le piante solenni, racchiuse in se stesse,

ascoltano assorte la voce mirabile del Tutto

che anima e consacra la lunghissima navata.

 

E’ l’ora che i tanti miei morti vi scendono

senza dolore

e vi trascorrono con diafane

danzanti presenze,

indecifrabili sguardi, cadenze, sorrisi

e passi che non toccano la terra.

 

Sono i miei cari morti sempre vivi

entro la cornice d'un passato presente,

fuggevoli istantanee dall'impossibile,

nell'unico momento e in quello spazio

dove possono ancora tornare terreni

senza turbare nessuno, anzi

combinando a proprio capriccio

le ultime ed estreme parvenze naturali

di questo viale privo di confini.

 

Così mio padre, col suo passo elegante e malinconico

sull'amato sentiero quotidiano,

il suo rifugio di liberi respiri,

il suo convegno di nostalgie

per tutto l’autunno della vita…

 

Così la triste e vecchia meretrice

vi balugina con occhi accesi

dal piccolo falò che la scaldava…

 

Così i cavalli bianchi e la carrozza

che chiudeva l'anziana principessa dei Borboni

e la portava frettolosa al suo castello

 

nel cuore del bosco, nel cuore del suo tempo,

quello che ancora resisteva e ritrovava intatto,

con sollievo,

dietro i suoi cancelli.

 

Così la notte,

quando mio viale

esortava deciso e cortese

ad andarcene via,

perché le tante fiabesche creature

conosciute al tepore del camino

volevano restare fantastiche esistenze.

 

Così la sinfonia della vita…

 

E questo mio amato viale dei tigli

perpetuamente la specchia e la ricrea.

E proprio ora che indossa

la sua bellissima veste invernale

con infinito amore mi ricorda

che anche i silenzi sono musica.

 

 

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