GIOVANNI GRIFA

Docente di filosofia e studioso di scienze umane e religiose, ha pubblicato Anabasi – Viaggio all’interno della verità, La riforma dell’esistenza umana e Nell’Oceano dell’amore – Poesie d’Amore, inoltre suoi contributi sono apparsi su riviste culturali. Ha conseguito riconoscimenti e segnalazioni di merito a concorsi nazionali di poesia.

 

I segni della memoria

(nel ricordo di mamma Nunzia e di papà

Salvatore Antonio, che, ancor prima di

concepirmi, mi hanno pensato ed amato nel

segreto del loro cuore.)

 

A te, mamma,

grembo fecondo senza crepitio di pruni,

che nella cuna hai saziato

l'Eucaristia del Figlio,

nell'oblazione di carità

hai impresso il sigillo del dono materno

che non si riceve

senza parteciparvi.

Hai sofferto sul Golgota

dell'ascensione materna

al divenire del cuore dei figli tuoi

e ad essi hai consegnato,

nel lavacro del bene

e nel fonte della verità,

il labaro che profuma di cielo

sino alla fine del giorno che non muore,

poiché aurora e crepuscolo,

nel tuo essere luminoso,

si incontrano

nell'orizzonte di luce sfolgorante

che ti eternizza

come sposa fedele di Cristo,

madre esemplare

nella cui luce

sprofondano i miei occhi.

 

A te, padre caro,

mite ed umile

come il cuore di nostro Signore,

offro l'incantesimo

mai perduto di

giorni lieti,

di consigli saggi,

di ascolto premuroso e generoso,

alla soglia dei quali tu mi conducevi

sino all'estinguersi

del gioco della luna,

signora della notte

peccaminosa e dolorosa e,

pellegrino dell'assoluto,

mi mostravi il sentiero

delle sentinelle del cielo,

preludio,

come tu sei,

alla sinfonia

ed alla poesia

dell'arcobaleno del cuore,

in cui il tuo verbo,

libero dalle scorie della vanità,

si incorniciava, buono e fedele,

nella suprema incarnazione

della tua paterna pietà,

risurrezione pasquale

nella quale vedevamo

"faccia a faccia".

 

 

Avanti

 

Indietro

 

Torna alla pagina dei Poeti