Fiorir

 

Ninnano cullano, il tramonto le onde,

il mandorlo sentinella, sanguina nel fiorir ghirlande.

Nelle pietre di Matera, terra di mandorlo,

sono incise, il fiorir ghirlande a sangue,

companatico alle sue genti,

placa rabbie e pensieri folli.

Quanti sono i campi incolti?

La Natura ha un'arte, alleato al Tempo da lunghe

torture.

Stona una chitarra suonata,

solo per fame.

Armonia e arte sono sacrificio,

assai bisogna imparar, coltivando le differenze,

difficile sarà dividerle, e poi unirle,

impossibile viverle.

Il fiorir ghirlande.

 

(Angelo Zaccaria)

 

 

 

Giustizia

 

Per vanità di grandezza quanti pianti, nei cimiteri

monumentali, di un Mondo astratto.

Sia nel giusto colui che bascula ogni codice,

per dare Giustizia.

In quel giorno del Sole leone tutto si svolse:

nell'Agorà chiassosa, davanti a molti che covano.

Un figlio conteso, dal vero e dal falso,

due le sue madri, e ognuna voleva la sua parte.

Se Giustizia è dividere e a ognuno una sua parte,

qui non c'è rimedio nel codice.

Il Re trovò rimedio senza codice:

mosse la sua spada sul corpo del piccolo, conteso

una sola si gettò sotto il filo della spada,

è la vera Giustizia che il falso nasconde,

solo la spada svela.

I falsi non danno una sola goccia viva o muoia.

Nella vita tutto ciò che conta, è il coraggio di

non abbandonarsi alla Giustizia di un Mondo

astratto.

 

(Angelo Zaccaria)

 

 

 

La fede

 

Non tutti muoiono per libertà negata

c'è chi da essa viene ferito

si trascina come brocca vuota

al chiostro posar la fronte

col pensier del ritorno, rimorso e penitente

lacerandosi le carni alla rinfusa

con poca acqua e poca terra,

si coltiva per l'Eterno.

Lì sul filo azzurro, tra i monti

una fontana guarda una croce spoglia

dando acqua a chiunque giunge

libera chi si imprigiona.

 

(Angelo Zaccaria)

 

 

 

Ospitalità

 

Brilla alla Luna la vigna matura,

evapora viola e canarina, l'aria calda viene dal

mare femmina nuda,

sotto archi palmenti, sulla loppa, s'adagia

Sono giorni di mescitura festa,

nel cenacolo di una città indifferente, dove ognuno

trova riparo e ospitalità.

L'Oste Eolo nelle canne d'argento

la fatica sorsa è lieta, suona l'opera dell'ingegno

Socratismo:

Ogni uomo curi l'igiene della mente

con l'arte delle arti, ospitare,

ciò che lieta nel mosaico esistere

essere liberi e sinceri per un fine,

l'amor dell'arte non conta se non si è fecondi.

 

(Angelo Zaccaria)

 

 

 

Sfida

 

La sveglia che l'Uomo ascolta,

e da conoscere il Tempo.

Canta la cicala sui monti:

(levati dallo spazio delle abitudini,

sfida la tua vita contro anarchia è miseria,

guarda la mia col Sole mi rincorre,

solo il Tempo m'agguata.)

La vita ora che ha fibra giovane, va vissuta

nasce dalle sfide la sapienza che allunga

il Tempo.

Come Uomo ignorante non ho niente

da perdere, ciarlare non mi appartiene.

 

(Angelo Zaccaria)

 

 

 

Verità

 

Blu lampi nei rossi tramonti,

il vento mischia la quiete,

dopo la tempesta, un prato di loto fiorito,

nasce una creatura, per il piacer crescere

morde se stessa si contorce a serpe,

nell'antro di ognuno di noi si cova,

custode delle immagini e dei desideri

nelle parole il Tempo la offende,

dalla luce è nata ombra,

unica Verità a noi data.

 

(Angelo Zaccaria)

 

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