A Patrizia

 

Il nostro posto, sotto l'acquedotto,

ci trovava sul prato già fiorito

mentre intorno scoppiava primavera

per la natura intatta e dentro noi.

 

O d'inverno, seduti sul cappotto,

incontravo il tuo sguardo intimorito

quando, immersi nell'ombra della sera,

ci baciavamo sulle Mura. Poi,

 

non ricordo perchè, tornata indietro,

tu non venisti più agli appuntamenti;

io non feci domande e li finì.

 

Trent’anni ha il mio ricordo e sono qui

che, ricordando teneri i momenti

piango d’antiche  lacrime di vetro.

 

(Luciano Tarabella)

 

 

Cielo opaco

 

  Amore senza te

 anche le stelle

  questa notte non

    sono più diamanti.   

                    Amore senza te

      quanti rimpianti

       dei miei giorni felici.

                        Sulla pelle

          solo un freddo

           feroce d'abbandono

            e la voglia di

             chiedere perdono.

                                       Insieme a te amore

                                      amore perso

                                     questo antico ragazzo

                                    per il mondo

                                   andava come

                                  allegro vagabondo

                                 padrone della gioia

                                dell’universo.

                               Ora che sa che non

                              si torna in dietro

                             sta male e scrive

                            il  nome tuo sul vetro.

 

                             (Luciano Tarabella)

 

 

 

  Come il mio cane

 

Accarezzato dai ricordi

 sto accucciato

ai piedi del mio tempo. Ogni tanto

 sospiro,

mi gratto vicino all'orecchio

 per non

sentire  rimpianti e nel sonno

 convulso

regredisco cucciolo, guaisco, sogno

 giovinezza

e rosicchio un verso che

 mi consoli.

 

(Luciano Tarabella - 25/08/06 h: 23:54)

 

 

 

 

L'insegna del mio tempo

 

Ora che credo di sapere qualcosa

sono estraneo a questo presente

e penso a chi eravamo noi

quando sotto il porticato del convento antico

un compito in classe ci  faceva tremare.

Solo per te, nuvola bionda, si esibiva

questo buffo  pagliaccio da circo

fiero delle tue risa e degli applausi dei comprimari.

Ora  siamo in diversi libri di storia,

eppure rimane incastonata per sempre

come un dagherrotipo antico

l'immagine della nostra irraggiungibile

sfolgorante tenera bellezza.

                                                                       

(Luciano Tarabella - 27/07/00)

 

 

 

 

Troppe parole

 

Troppe parole ho detto

 e più ne ho scritte.

Tanti versi  ho composto

 e più ne ho letti.

Innumerevoli amori ho giurato

 e più ne ho ricevuti.

Molta vita ho vissuto

 e meno ne vivrò.

Sarebbe stato meglio

 ti avessi tenuta per mano

ascoltando il silenzio

 sulla collina stupiti

dell'indifferenza delle stelle.

                            

(Luciano Tarabella - 06/02/04)

 

 

 

 

      Il teorema di Euclide

 

Vengo con te

 se vuoi sono disposto ad ogni via.

                 Dimmi  quello

                  che ti pare ascolto senza replicare.

    Ti seguirò

     camminando in silenzio

      purché tu mi dia

       la mano siccome il mio passo

        è diventato incerto.

         Ogni tanto, ti prego, mostrami

          delle foglie nuove

           e qualche fiore aperto perché

            ciò che è bello

             ancora mi commuove. E quando

              sarai stanca

               lasciami da qualche parte senza

                un sorso d'acqua

                 o briciola di pane ma la penna e un foglio

                  quelli sì perché

                    voglio tentare un'ultima poesia.

 

                               (Luciano Tarabella - 04/08/06 h 00:40)

 

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