Il paese dei miei avi…
Era semplice a quei tempi, il paese dei miei avi,
Era fresca l’acqua, che sgorgava dalla fonte del paese
Dove io correvo a fare le mie spese,
Il giorno, guardavo gli animali nelle stalle,
La sera, nel cielo limpido, contavo le stelle.
Il pane fresco usciva da quel forno,
dove il giorno tutti erano intorno,
chi toglieva il pane, chi i tegami di coccio,
chi cuoceva la torta, poi..
ognuno ritornava dietro alla sua porta.
Ora, quando vado al paese dei miei avi,
le mie gambe, son più stanche,
l’acqua scorre fresca nelle case,
nessuno va più,
con le mezzine di rame alla fonte del paese.
I chicchi del grano per il pane,
dal granaio son passati alle mani del fornaio.
Le stelle sono coperte…E …chi le conta più…
I fiori non li colgo più nei campi,
fra i balzi delle vigne palpitanti.
Ma incartati li tengo fra le mani…
con amore profondo, penso.. così va il mondo,
guardo la lapide bianca, sussurro con tristezza:
“Cari genitori, sono anziana e sono stanca”
Loro, dalle foto mi sorridon con dolcezza.
Molte cose della vita son perdute, altre trovate ,
del moderno, tutti siamo schiavi,
ma…a quei tempi era semplice il paese dei miei avi…
(Maria Luisa Seghi)
Sulla scalinata della Chiesa
Ho incrociato un uomo
Nel silenzio, sentivo il rumore del suo bastone bianco
che batteva uno dopo l’altro, gli scalini con ritmo stanco
quel giorno, il vento soffiava forte, il suo cappello è volato via
per fermarsi in fondo alla lunga scala,
sono corsa a raccoglierlo
L’ ho adagiato fra le sue dita un po’ tremanti, lui non vedeva il
Mio volto, non sapeva chi ero…ero solo una voce..come tante
Ma lui, ha sorriso ugualmente.. ha cercato con le sue mani
Di accarezzare le mie, e mi ha ringraziato dolcemente.
Nella sua voce, ho sentito l’amore per la vita
Nei suoi occhi spenti…ho immaginato la malinconia
Nel suo sorriso ho visto la speranza…
Il suo amico bastone, ha iniziato di nuovo a ritmare
Gli scalini che incontrava..
Era già lontano, andava per la sua strada sempre buia…
Anche se il sole splendeva…
Io, sono rimasta a fissarlo in cima alla scalinata,
Ormai era un puntino su un marciapiede anonimo.
La sua voce mi ha scaldato il cuore
Il suo sorriso, mi è rimasto dentro,
E come per magia, si è trasformato
in una carezza per l’anima…
(Maria Luisa Seghi)