Colloqui
In memoria di Giorgio Caproni
Attendere una risposta è riempire i giorni.
Roma, 1975
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Anni Bui
Natale 1978
Amico che leggi, non badare alle luci dei giorni di festa. Non per i secoli costruiscono le nostre casa. Osserva. Le nostre fedi sbiancano. Viviamo sempre in bilico tra rovi ed ortiche, raggiunti d’un tratto dall’urlo di sirene. E mai non cade manna dal cielo. Amico,guarda. L’erba cresce sui muri. Al piano sono scesi i lupi. Unica risorsa per noi due passi al tramonto, tenendo per mano un piccino che crede in Babbo Natale.
Ostia lido,20 dicembre 1978
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Il poeta e la salmaalla memoria di Ida Fiannacca
Ho parlato,ho scritto quando tu tacevi. Mi parli tu ora,donna, sul tuo letto di morte, con l’abito rosa della festa. Fosti madre ed i tuoi cinque giovani figli tumulasti ad uno ad uno. Fosti sposa ed i tuoi ricordi nuziali custodisti gelosa, vestita presto a lutto. Salivi a noi dai tuoi abissi, nulla dicendo, per un gioco di carte o per il mare tanto amato. Della tua vita vera, quella segreta, parlavano solo le rughe attorno agli occhi, sempre più fitte ed i tuoi gesti spesso incerti. Con noi usavi parole usuali tra vivi, quelle della vita quotidiana. Ora stai distesa ed in ordine sul letto. Parole tue sono i ricordi dei tuoi silenzi lunghi nella casa solitaria. Tu te ne stai in quieto abbandono, leggera e fragile come farfalla in sosta o anima già libera dal corpo. Ci hai lasciato le tue fattezze da indovinare ormai, prima dell’ultimo sguardo. Il tuo silenzio e la tua rigida pace sono un monumento che nessun verso ha mai eretto così: il monumento al dolore di ogni donna, per chi le sta accanto e il suo nome già più non ricorda.
Roma,4.12.96
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A Madaleine Marie(per un simposio)
Madaleine,fiore che fiorisce ad ogni raggio di sole, ad ogni sorriso.
Ti nutre il Cielo ed ogni segreto dell’anima più gentile, che viene rivelato da luce di occhi.
In te,nel tuo sguardo vibra l’Eterno. -
Spello,26.3.2000-
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A Carlo Levi (in occasione di una mostra)
Mi hai suggerito Che l’arte è un segno d’amore, in parole o colori o note o forme.
E’ un ingresso dell’uomo nell’uomo, dell’uomo in Dio e viceversa; un abbraccio,un vincere il mondo.
Roma, Fondazione C.Levi,1.4.2000
Il mondo vero a Paola
M’accosto al balcone per ascoltare le voci del mattino e accogliere la meraviglia sempre nuova della vita. Ascolto e mi smarrisco sereno, unito ai suoni, alla luce, al fresco dell’aria, nel silenzio che perdura e poi a poco a poco si ritrae ,restando solo dentro. E il silenzio è il mondo vero, nascosto e presente in ciascuno, che aspetta il prossimo mattino.
E nel silenzio ci sei tu.
Casa,19.4.2000
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AmoreAi miei amici e amiche
Non solo giace e vive in un bacio, in una carezza con oblio dei sensi... Giace e vive nella speranza degli amici, nel loro sorriso che è tutto un dono, come le parole buone che detta. Alita e allieta coi fiori dolcemente nel tepore di incipienti primavere. Per tutti brilla col sole il giorno e s’acquieta con la luna la notte. Rapisce nell’aria delle vette col candore delle nevi, col sogno di nuvole bianco-lucenti. Imporpora le gote delle madri ed avvolge il capriccio dei figli tra pazienti pareti domestiche. Si spande negli spazi e si inebria del libero universo... Per nome è difficile chiamarlo, anche se senti che t’invade e t’accompagna; anche se è tuo cibo,tuo respiro , tua musica e poesia... E’ il senso segreto,sempre vivo, anche quando s’annebbia la mente, anche quando si chiudono gli occhi e s’apre per noi un’altra vita; s’apre perchè è anche gioia più forte del pianto e dell’odio; gioia che ha altri occhi per altri mondi...
Casa.mattino,29.12.2000
Caro don Tommaso (elogio funebre)
Il tuo cuore era stanco, ma solo il tuo cuore di carne… Ora vaghi per i prati di Dio, sorridi e ci attendi. Misericordioso secondo la Scuola di Dio, non ultimo tra i tuoi confratelli e i tuoi fedeli, non ultimo, intercedi per noi fiducioso. Ci hai lasciato molti esempi e con essi continuerai a guidarci. Saremo salvi pure noi,se li ricorderemo.
Pontecorvo,parrocchia di S.Nicola,30.8.01
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A una amica lontana
Sono come cero che brucia sotto la tua immagine e lentamente si consuma.
Sono sabbia di deserto che il sole infuoca impietoso durante il giorno.
Una ferita dolce come un vizio in segreto mi scava e mi divora; e la ferita sei tu.
Casa,8.9.2000
A Rosa Angela(sentita al telefono dopo un lungo silenzio)
Hai dato al telefono voce reale a un sogno di donna. La tua voce giovane rispecchia la tua vera età : il tempo per te s’è fermato e s’è fermato a un giorno di primavera di molti anni fa. Quando parli da lontano s’avvertono aiuole di giardino mai sfiorite. Chi ti ascolta si desta tra visioni e storie di un tempo dimenticato.
Ostia lido,5.5.2001
Tu con me (in preghiera pensando a Paola )
Sei senza corpo ,senza viso, sola presenza d’intima letizia, e sei la mia stessa letizia ch’è linfa di Dio, eterna.
Tu con me. Non siamo però veramente soli. Il silenzio è moltitudine e nel silenzio comunichiamo con tutti.
Casa,alba,23.9.01
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Lettera di Natale al piccolo Daniele Cologgi
Mi hai parlato da lontano e mi hai fatto capire tante cose. La tua voce era amica, era la voce che devono avere gli Angeli Custodi. Mi sono accorto ,ascoltandoti, che gli Angeli Custodi sono piccoli come te,più piccoli di noi. Hanno per noi un amore innocente e parlano con la lingua del cielo e di come dobbiamo essere per piacere al Bambino Gesù. Ci parlano così,senza saperlo nemmeno. Mi hai parlato di tuo padre e ho capito quanto amore ti dona e quanto tu ne doni a lui e a tua madre. Ti segnalo la poesia :”Giuramento al C.A.R.” che si trova a pagina 64del libro che ti dono. Ogni amore è un giuramento. Tua mamma e tuo padre quando si sposarono fecero un giuramento. Un giuramento fu il loro bacio, quando si abbracciarono e ti misero al mondo. Quando si giura col cuore Gesù è con noi. Anche il cuore di Gesù è un giuramento ed è rivolto a tutti, ai grandi e ai piccini come te, che gli danno sempre gioia, perché seguono sempre i suoi consigli che lui ci dà con l’aiuto di papà, con l’aiuto di mamma e con l’aiuto dei nostri amici, che sono,senza saperlo,amici suoi. Il regalo più bello è quello che mi hai fatto tu. Tu ami la poesia e mi hai dato conforto. In un certo modo mi hai detto che noi grandi possiamo sperare, se un bambino ci parla come te, e porta un po’ di cielo in mezzo a noi.
Casa,Natale 2001
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Ad ogni incontro (del sorriso di una donna)
Ad ogni incontro ritornano lontani incanti di primavere perdute; ed ebbri straniamenti salgono dai fremiti del sangue…
Con pochi sguardi affiorano dal cuore stanco giovani sogni dimenticati e tutta azzurra si fa l’aria intorno.
Ride la terra in una luce nuova, luce misteriosa d’oblìo in un’ora sovrana di gioia.
Umana è quest’ora e pura, quanto più tace parole da non dire.
Casa,23.5.2002
In un lampo
a Dana
In un lampo ti amo. Desidero,sogno il tuo corpo,il tuo cuore, carezze e sussurri dolci e ore di silenzio insieme, stretti l’un l’altra e teneri.
Ti amo in un lampo. Desidero,sogno di tenere un filo da un capo, tenuto da te dall’altro, sapendo che il filo è fatto dei sospiri di cuori intrecciati.
Casa,23.6.2002
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Ringraziamento alla giuria del premio SAMADHI
Ora provo quello che si prova quando ci si mette a letto e ci accoglie un lenzuolo bianco di bucato…
Schio,6.10.2002
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A Paola ,Natalina e Bianca
A volte si vede sorgere il sole, a volte si guarda un’amica…
ostia lido,ufficio postale,24.7.2002
Sei vita e speranza a Mariemma gentildonna
Sei fresca brezza per chi soffre la calura. Desti vampate di desiderio e poi porti in alto, nell’aria pura delle cime.
Sei compagna fedele,amica sicura e doni pepite di felicità. Sei abisso di grazia e bontà. Sei donna che apre i suoi scrigni a chi è povero e smarrito.
Sei vita e speranza.
Casa,23.8.2002
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Preghiere
Canto di Natale
Vieni ,Signore,nel mio cuore e stacci;non mi lasciare. Tu vai e vieni,tanto che non so se veramente vieni,o m’inganno. E’ freddo,Signore. Qui è sempre dicembre e la capanna è vuota. Sono io la capanna. Sopra il tetto c’è la neve, fuori c’è freddo e gelo. lontani sono i fuochi dei pastori: la speranza,l’attesa non stanno più da queste parti. Nessuno sa di me e di Te. Anche i pastori sono rari, i veri pastori. Ci vuole una buona terra per fare buoni pastori. La mia capanna è vuota,Signore. E’ difficile che qualcuno alzi lo sguardo a cercare comete, di questi tempi. Oro,incenso e mirra sono portati ormai solo ai potenti della terra. Vieni,Signore,nel mio cuore e stacci e nel freddo venga una cometa. E alla mia capanna vengano tanti buoni pastori, e nel cielo splendano tante stelle, come tanti amici nel firmamento del cuore.
Casa,2.12.1999
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La grazia
La grazia è l’alba nell’anima. Dammi la Tua Grazia ,Signore.
Ostia lido,26.3.1998
Mio Signore,mio Dio
La morsa del tempo sta per chiudersi e già sono pronte le offerte da portarTi. Porterò la dignità ferita infinite volte e le offese patite,specie dai cristiani... Porterò l’affanno della mia ricerca, i peccati giovanili della carne e un desiderio adulto d’amore totale; l’nnocenza mia presa per arroganza e io panni dimessi indossati dal padre. Porterò i giochi interrotti dai sapienti e regali non fatti e non avuti per la prudenza imposta dal mondo. Non dimenticherò le mie poltrone cedute per una sedia buona di paglia e la mano tesa più volte invano. Non i sogni soffocati da sorrisi e silenzi taglienti. Ricorderò le porte trovate chiuse e i muri eretti nelle chiese... Mio Signore e mio Dio,questo è solo una parte,Tu sai tutto... Io parlo perchè non viene il pianto ed anche quello mancato T’offrirò...
Casa,pomeriggio,10.5.’99
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Il poeta e la salmaalla memoria di Ida Fiannacca
Ho parlato,ho scritto quando tu tacevi. Mi parli tu ora,donna, sul tuo letto di morte, con l’abito rosa della festa. Fosti madre ed i tuoi cinque giovani figli tumulasti ad uno ad uno. Fosti sposa ed i tuoi ricordi nuziali custodisti gelosa, vestita presto a lutto. Salivi a noi dai tuoi abissi, nulla dicendo, per un gioco di carte o per il mare tanto amato. Della tua vita vera, quella segreta, parlavano solo le rughe attorno agli occhi, sempre più fitte ed i tuoi gesti spesso incerti. Con noi usavi parole usuali tra vivi, quelle della vita quotidiana. Ora stai distesa ed in ordine sul letto. Parole tue sono i ricordi dei tuoi silenzi lunghi nella casa solitaria. Tu te ne stai in quieto abbandono, leggera e fragile come farfalla in sosta o anima già libera dal corpo. Ci hai lasciato le tue fattezze da indovinare ormai, prima dell’ultimo sguardo. Il tuo silenzio e la tua rigida pace sono un monumento che nessun verso ha mai eretto così: il monumento al dolore di ogni donna, per chi le sta accanto e il suo nome già più non ricorda.
Roma,4.12.96
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A Madaleine Marie(per un simposio)
Madaleine,fiore che fiorisce ad ogni raggio di sole, ad ogni sorriso.
Ti nutre il Cielo ed ogni segreto dell’anima più gentile, che viene rivelato da luce di occhi.
In te,nel tuo sguardo vibra l’Eterno. -
Spello,26.3.2000-
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A Carlo Levi (in occasione di una mostra)
Mi hai suggerito Che l’arte è un segno d’amore, in parole o colori o note o forme.
E’ un ingresso dell’uomo nell’uomo, dell’uomo in Dio e viceversa; un abbraccio,un vincere il mondo.
Roma,Fondazione C.Levi,1.4.2000-
Il mondo vero a Paola
M’accosto al balcone per ascoltare le voci del mattino e accogliere la meraviglia sempre nuova della vita. Ascolto e mi smarrisco sereno, unito ai suoni, alla luce, al fresco dell’aria, nel silenzio che perdura e poi a poco a poco si ritrae ,restando solo dentro. E il silenzio è il mondo vero, nascosto e presente in ciascuno, che aspetta il prossimo mattino.
E nel silenzio ci sei tu.
Casa,19.4.2000
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AmoreAi miei amici e amiche
Non solo giace e vive in un bacio, in una carezza con oblio dei sensi... Giace e vive nella speranza degli amici, nel loro sorriso che è tutto un dono, come le parole buone che detta. Alita e allieta coi fiori dolcemente nel tepore di incipienti primavere. Per tutti brilla col sole il giorno e s’acquieta con la luna la notte. Rapisce nell’aria delle vette col candore delle nevi, col sogno di nuvole bianco-lucenti. Imporpora le gote delle madri ed avvolge il capriccio dei figli tra pazienti pareti domestiche. Si spande negli spazi e si inebria del libero universo... Per nome è difficile chiamarlo, anche se senti che t’invade e t’accompagna; anche se è tuo cibo,tuo respiro , tua musica e poesia... E’ il senso segreto,sempre vivo, anche quando s’annebbia la mente, anche quando si chiudono gli occhi e s’apre per noi un’altra vita; s’apre perchè è anche gioia più forte del pianto e dell’odio; gioia che ha altri occhi per altri mondi...
Casa.mattino,29.12.2000
Caro don Tommaso (elogio funebre)
Il tuo cuore era stanco, ma solo il tuo cuore di carne… Ora vaghi per i prati di Dio, sorridi e ci attendi. Misericordioso secondo la Scuola di Dio, non ultimo tra i tuoi confratelli e i tuoi fedeli, non ultimo, intercedi per noi fiducioso. Ci hai lasciato molti esempi e con essi continuerai a guidarci. Saremo salvi pure noi,se li ricorderemo.
Pontecorvo,parrocchia di S.Nicola,30.8.01
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A una amica lontana
Sono come cero che brucia sotto la tua immagine e lentamente si consuma.
Sono sabbia di deserto che il sole infuoca impietoso durante il giorno.
Una ferita dolce come un vizio in segreto mi scava e mi divora; e la ferita sei tu.
Casa,8.9.2000
A Rosa Angela(sentita al telefono dopo un lungo silenzio)
Hai dato al telefono voce reale a un sogno di donna. La tua voce giovane rispecchia la tua vera età : il tempo per te s’è fermato e s’è fermato a un giorno di primavera di molti anni fa. Quando parli da lontano s’avvertono aiuole di giardino mai sfiorite. Chi ti ascolta si desta tra visioni e storie di un tempo dimenticato.
Ostia lido,5.5.2001
Tu con me (in preghiera pensando a Paola )
Sei senza corpo ,senza viso, sola presenza d’intima letizia, e sei la mia stessa letizia ch’è linfa di Dio, eterna.
Tu con me. Non siamo però veramente soli. Il silenzio è moltitudine e nel silenzio comunichiamo con tutti.
Casa,alba,23.9.01
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Nebbie(pensieri di un mattino nebbioso)
Viviamo nella nebbia, credendo di vedere chiaro.
Ombre siamo che passano e nessuno riconosce il nostro volto.
Nebbia siamo noi stessi. Il mistero è fuori e dentro.
Aspettiamo il sole.
Casa,14.3.2000
Canto allo spirito(appunti su un foglio per il Bambino Gesù)
Non so se sei Tu quello Che intravedo in fondo in fondo, come oceano in lontano orizzonte, acque che affiorano,come quando al navigante appare la terra,unica sua salvezza.
Più puro Ti presenti Del più puro cuore d’uomo, libero dai pesi della carne, che pure nella gioia tocca il dolore.
In Te mi fermo,Spirito che stai oltre ogni pensiero di leggerezza e sei al di là di ogni moto e della stessa stasi.
Spirito senza volto e senza nome, oltre ogni speranza e desiderio: la stessa libera brezza o il tuono o il lampo sono miseri segni, miseri sentieri.
Meno che nulla Te vicina è la stessa santità di ogni santo. Solo con la morte si approda alle Tue rive e un uomo per quella trema e per quella agogna.
Roma, autobus, in piedi tra la folla.19.12.2000 |
Tienimi stretto così (preghiera del moribondo)
Tu sei il grande Padre,Signore. Mi sei vicino,mi sostieni, sei tutto dedito a me. Sei l’aria ,sei la luce, sei il balsamo e la pace. Nessuno sa guardarmi come mi guardi Tu o darmi quello che Tu dai. Sei tutto caldo cuore e tenerezza e carezza, quando intorno è freddo e gelo. Tu trasformi il buio e il pianto dentro di me e mi prepari al grande passo. La paura diventa coraggio e il dolore,gioia. Tienimi stretto così e non mi lasciare.
Casa,alba,15.11.2001
Anche le stelle
S’è acceso un lume e poi s’è spento, al primo albeggiare ,a una finestra. Ha svelato di colpo una presenza.
Lo stesso fa,a quest’ora,una voce o un rumore. Presenze invisibili…
Anche le stelle destano in noi sentori…
Casa,6.4.2002
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Tenerezza
Sono molto lontani anche quelli che ci sono più vicini. Ho sete di tenerezza,Signore. Non di vivere,ma,vivendo, di sentire ,ricevere e dare tenerezza.
Non m’importa di dover morire, di invecchiare e morire. Quante volte siamo morti,Signore? E ci dicono e siamo fortunati in questo duro mondo d’oggi…
Casa,alba,15.4.2002
Roma, autobus, in piedi tra la folla.19.12.2000
Un Eden senza alberi
La mia fede,Signore, si confonde con l’incredulità, il mio peccato ,con l’innocenza.
C’è ,Signore,un Eden senza alberi?
Casa,20.7.2002
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Un trasporto eterno (meditazione)
Non m’affliggono più i disinganni, né mi turba la cenere degli anni.
Non m’importano più dubbi e rancori, che ad ogni angolo s’incontrano…
Vivo nell’attimo,che è più lungo di ogni vita, e in me sento un trasporto eterno…
Casa,alba,17.8.02
Piccolo gesto di carità a padre Mario Spangaro
Accanto a questa goccia ,Signore, manda il mare…
Ostia lido,18.9.2002
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(Armando Romano)