GIUSEPPE NALLI

Compositore di musica ed autore di narrativa e poesia, ha pubblicato Anime fragili, Questa notte dopo vent’anni, A Giada, Il male di vivere, Quadretti rurali, Quattro candelabri di bronzo e ottone, La giostra della memoria 1980-1993, L’isolotto delle rondini e Nell’oblio degli anni.

 

Gli amici

 

Gli amici: quanta strada fatta assieme,

quanta polvere ingoiata e quanta sputata

ridendo e sfidando: “arrivaci tu!”.

 

Gli amici: quante sere a rincorrere cani abbandonati,

quante a discutere del domani

e quante sere fredde d’autostop

a sperare insieme: “questo si ferma!”.

 

Ah, gli amici: quelli persi nei mattini allucinati fatti di bustine,

persi nel ricordo di un’estate febbrile

o confinati a un doveroso ma misero saluto.

 

E poi gli amici: quelli persi negli occhi vitrei o acquosi delle donne,

persi nei gesti delle mani o nei cattivi pensieri.

 

Gli amici persi mentre cercavano un lavoro

e quelli persi mentre lo sfuggivano.

 

Gli amici persi mentre rincorrevano quelle emozioni in più

e quelli persi perché non ne volevano affatto.

 

Io ve l’avrei dato quell’aiuto che non siete venuti mai a chiedermi.

 

V’avrei dato tutto quello che mi era possibile darvi.

 

Avrei perso volentieri il sonno per voi

ma non siete venuti mai a svegliarmi per un vostro problema.

 

Gli amici: quelli che hanno tentato di rubarmi la donna,

quelli confortati per le questioni di cuore andate male,

ma anche quelli dei sottili dispiaceri.

 

Gli amici delle partite di pallone fino a notte inoltrata,

quelli del ritrovo dove si baciavano ragazzine frementi d’emozione

e quelli di un saluto male indirizzato di una smorfiosa

che ci faceva insistere fino a farci litigare:

“era per me, non hai visto come mi guardava?”.

 

Tutti questi hanno per loro una parte del mio cuore senza rendersene conto,

ed io qui, a terminare questo giorno senza un misero pretesto

per guardare fiducioso avanti.

 

 

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