MICHELE LA NAVE
Ingegnere tarantino, residente in provincia di Treviso, è autore di novelle, racconti e poesie, che mettono in luce una profonda sensibilità artistica che si esprime in immagini pulsanti e piene di pathos. Ha ricevuto lusinghiere segnalazioni a concorsi nazionali di poesia.
Quella notte fatata, pensiero dopo pensiero,
smontavamo ogni contrasto tra paure e sogni
snodandoli su rotaie mai percorse.
Assieme aprivamo nuove e ardite strade,
scrutando passaggi di cielo riflessi sui vetri,
improvvisi squarci di luce nelle gallerie,
orizzonti ignoti, sempre mutevoli universi.
Scampoli di lunghi e tortuosi dialoghi
come un groviglio inestricabile di passi
costretti ad arrampicarsi sull’anima
per riuscire a sciogliersi ed avanzare.
Oltre il brivido di un attimo, progetti paralleli,
riunivano frammenti di sguardi e parole
per ridare colore ad una tela sbiadita.
In precario equilibrio, percorrevamo assieme
sagome di ricordi sospesi, fissati alla luna,
col battito di emozioni bramose di potersi annullare
per poi riaffiorare tra tenui luci al crepuscolo.
Un astro abbozzato brillava infine nel nostro buio,
disegnato dal mio pugno ardente e impetuoso
e rifinito dall’abilità di dita armoniose…le tue.
Ci fu una stagione in cui il nostro esile polso,
sfuggito alla materna mano, rimase incatenato
da ruvidi ceppi ad un macigno d’indifferenza:
così calò il freddo inverno dei sentimenti.
In viaggio con te, attraverso il tepore del ricordo,
di nuovo fino alla tenerezza di fratelli e bimbi
liberi di punteggiare un cielo di stelle come ci pare.