UMBERTO BELARDINELLI

Autore di Varese, traspone in versi immagini profonde che trasmettono sentimenti immediati. E’ risultato finalista a concorsi di poesia ed ha ottenuto lusinghieri giudizi dalla critica.

 

Dilacerato corpore, infractus animo resistit

 

Ti vedo ancora

a benedire noi ed il nostro niente,

il niente che per noi non è l’assenza,

il niente per noi è soltanto poco.

Sì, vedo ancora

la tua paziente fede e le preghiere

come granelli di clessidra

che odorano di sonno e cielo

nel suo vetro.

Pacifico cuore di Wadowice,

apostolo che non ha visto

e che ha creduto,

per te dimorerei oltre la curva

del ricordo e non sarebbe vano.

Per te io tenderei

di un Angelo le briglia

per arrivare dove traslata l’anima,

lontano dalla sentina delle genti,

dall’edonismo esasperato.

Quale prodigio nel tuo credo,

nei passi lenti del dolore

di un corpo esacerbato

che genuflesso e a mani giunte

reca un sorriso di rimando.

Lolus, il tuo vissuto vive,

le linee del tuo tempo

confondono i rintocchi rovesciati

dell’orologio dell’ebreo;

Praga ti vede ancora.

Sai, non ho più paura di Gesù

perché forte su questa terra

lasci un amen sussurrato

come chi cerca netta fine,

l’esatta dimensione del principio.

 

 

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