L’acqua, nel piccolo mondo, fu molto importante e lo è tutt’ora, come in tutto il mondo perchè è un bene prezioso e vitale per tutti. Il piccolo mondo è stato sempre ricco di fonti naturali e sorgenti, ma sino agli anni sessanta mancava l’acqua corrente nelle case e vi furono scarse condizioni igieniche. Il piccolo mondo ha sempre capito l’importanza dell’acqua sin da quando la portavano sulla testa col cercine le donne ed i panni si lavavano al fiume prima ed al lavatoio poi. E visto il mio amore per questo elemento vitale non potevo non trattare questo tema così importante per tutti...!
Epistola con ode all’acqua..!
Cara sorella acqua, voglio proprio comunicartelo. ..sei così bella, fresca e trasparente che mi incanti. E sei pure così musicale e piena di vita, fluida, fluidamente mobile e sincera. Cristallina. A te somiglia la mia anima, o meglio vorrei che somigliasse...!
Sai di terra, di cielo, di erba, di zolfo, di calcio, di ferro, sai delle viscere della terra e sei feconda come essa stessa.
Tu, amica acqua, irrori la terra secca, dai vigore e vita al seme che marcisce, e rinfreschi foglie, animali e piante.
Senza te il mondo sarebbe solo un deserto. Senza oasi. Dove vi sei tu abita la vita, la speranza, l’humus.
Dove sei tu tutto si riprende e vivifica. Sei paziente, irruenta, calma, pacifica, arrabbiata, impetuosa. Sei grande lago o oceano, ma comunque tu sia sei sempre bella. Bella e vitale, bella e straordinaria, bella e divina.
Cara amica e sorella acqua ti amo sotto tutte le tue forme, sia sotto forma di ruscello che di lago, sia di pioggia che di rugiada o di torrente. In ogni tua forma doni bellezza e pace.
Se impetuosa ti temo, ma sempre ti amo. E calma ti ammiro. Capisco la tua profondità negli oceani, nei fondali dei mari vicini e lontani ed il mormorio delle tue onde amo. Musicale e tranquilla mi rassereni, imponente e vorticosa mi stimoli a riflettere. Comunque ti amo, comunque sei divina. Non so resistere alla tua vista, alle tue armonie melodiose ed ascolto sempre le tue canzoni mattutine e serali. Vieni dal cielo ed ad esso ritorni. Con te intesso da sempre lunghi discorsi sul tempo che passa e va.
Ti amo sin da bambina, sin da allora capii la tua straordinarietà e bellezza. E con il pane ti considero in connubio perfetto...! Per sempre ti amerò e questa mia non è un’adulazione, ma una semplice dichiarazione d’amore...! E... ti amo a tal punto che ti ho dedicato, tempo fa, una poesia o lode. NOI SIAMO STRETTAMENTE LEGATI, poichè ogni essere umano è costituito all’ottanta per cento di acqua. Come a dire che tu abiti in noi e noi in te. Senza te non vi è vita. Tu rifletti i nostri sogni e sei lo specchio della nostra anima. Tutto rifletti: cielo, nuvole, vento. Tutto conosci: i segreti del cielo e quelli del ventre della terra, nella quale scavi da sempre vie e che rimane il tuo grembo vitale. Tu, tutto fecondi. A te la seguente ode:
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Ode all'acqua
Amo l'acqua, questo liquido prezioso
Che mi affascina che può essere tagliata...
....Con un dito!
Trasparente e preziosa chiara,
argentina, fonte di vita,
ricolma di musica
e di poesia incolore ... ma
... coloratissima, ha i colori degli alberi,
dei fiori del cielo del mare
è... MOBILE E TRANQUILLA,
nello stesso tempo!
Fonte di vita e DI PACE, esempio divino,
di come TUTTO scorre e tutto diviene...
e si rigenera in un moto perpetuo
Continuo, perenne....e VITALE!
…e... ti sembra ... quasi ... di udire....
Pantareiiiii.... Pantareiiii....!
(Maria Stella Brancatisano)
Era tempo di vendemmia
Rivedo i caldi pampini,color del sole
e della terra e tra essi vedo occhieggiar
neri e bianchi chicchi d'uva succosi ed
invitanti ...
Sa di terra e di cielo questo frutto
sa di tralci e potatura in sante parabole!
E la fatica imperla la fronte del contadino...!
con quanto amore vidi mia madre chinarsi sugli
acini caduti e sui distorti tronchi nodosi…
Vidi vangar la nera terra e soffici in essa
affondarvi sogni e risa…...!mi nascondevo
lì… tra le ombre dei pampini e dei frutti
rubando chicchi alla vita che si offriva...!
Vive nel sogno antico la risata di ieri tra
fresche zolle e profumo di mosto ... !
Pigia.., pigia la nera uva,nel palmento
di pietra….pigia, pigia ancora ed il
ricordo non sfuma,di tra le pieghe
della memoria…!.
Era tempo di vendemmia...! era il tempo del
profumo della terra e del frutto di vite…
"Sangue è il vino" ... diceva mia madre: "Bevi"! ...
ed io bevevo il calice pensando ad altro sangue:
quello Divino... si:…Di‑vino...rosso,simile
al sangue !
(Maria Stella Brancatisano, 14/3/2003)