Ieri… oggi 11 settembre

 

Era una mattina di settembre

Il sole scaldava le abitudini della quotidianità

Quasi banale,

Nel panorama di New York svettavano le torri gemelle

Cartoline,

Cuore pulsante della Grande Mela,

La faccia appariscente, affascinante, solida, un po’ sfacciata

Dell’isola più invidiata della terra;

Erano un panorama stellare

Il disegno fra cielo e terra di un luogo immutabile…

Era una mattina di settembre

Il sole scaldava le abitudini quotidiane…

Ed era attacco all’America

Senza volto né firma

Tutti si erano risvegliati all’improvviso

Incapaci di distinguere l’incubo dalla realtà,

Era una scena confusa

Cronaca pura e cruda,

Voci

Messaggi registrati su segreterie telefoniche

Di chi sapeva di morire…

E sono state quelle voci

A rendere tutto ancora più drammatico

A rendere tutto più vero, più vicino

A diffondere il dolore…

Il dolore non si racconta

Il dolore si prova …

Oggi 11 settembre

Le torri gemelle si chiamano GROUND ZERO

Sono simboli o souvenirs

Sono polvere

Che ha seppellito anche il dolore

Cantato sfogato nascosto

Sono la tomba di quelle voci che ancora tornano in mente …

Passeggeri sugli aerei

Impiegati degli uffici

Pompieri impegnati a sfidare il destino…

Le torri sono il dolore che

In una mattina di settembre

Ha vissuto e provato

Chi ha visto dissolversi quelle voci nel fuoco.

 

(Tiziana Angelino)

     

 

  

In una favola di ieri… pensieri di domani.

 

Spesso su ingiallite pergamene

Ho lasciato scorrere la clessidra del mio tempo

In favole d’amore e calici di vita,

Ma il mio cuore girava a vuoto

Muto.

 

Per te troppe volte è giunta,

Scivolando silenziosa nel tuo cuore,

La sera,

Mentre spegnevi l’ennesima sigaretta

Sull’ultima storia ormai consumata,

Nei sogni imperfetti di un’illusione sbiadita.

 

Ma dalla memoria nascono i percorsi e le parole

Disfatte o abbandonate nel tempo

E si trovano lune nuove…

 

Così in una favola di ieri

Ho lasciato cadere i pensieri

Della tua primavera di domani.

Nasce ora il nostro tempo!

I nostri occhi scrutano ogni movenza,

Seguono sogni e pensieri nascosti

Lasciando nascere un momento raro

Su respiri ed emozioni

Un grande amore

Che agita il cuore,

Una canzone senza parole

Per vivere stagioni e compleanni

Per respirare a pieno la vita

E viverla nel domani che abbiamo disegnato

Su favole e pensieri di oggi.

 

(Tiziana Angelino)

   

 

La realtà è per sempre

 

Mentre l’alba tinge lo spartiacque

Che segna quell’invisibile confine fra notte e giorno,

Le maglie della luce concedono un varco

A chi

Sospeso sulla scenaefrons di pensieri

Intrisi di malinconia e dubbi,

Indugia sui colori di una nuova realtà.

Consumata in stagioni  trascorse

Parole mai dette

Sorrisi dimenticati,

La realtà muta il suo aspetto

E scorre via in brevi frammenti di vita e sogni dimenticati

Nelle photo sbiadite di un passato,

Che lentamente e sapientemente

Un poeta sa trasformare nel futuro

Di chi ha smarrito le parole

Di chi non vuole abbassare la guardia,

Per accontentarsi di una vita anestetizzata

Solo da brevi vertigini di sentimento

Ma traccia il suo divenire in profondi solchi di una memoria,

Che la realtà non riesce a trascinare con sé nella sua polvere

E il cui significato dura per sempre.

 

(Tiziana Angelino)

  

 

Svegliati poeta

 

Svegliati poeta

Ridesta il tuo genio

Come il fuoco

Sopito sotto la cenere

Pronto a mostrarsi

Nuovamente vigoroso,

Nutrito dall’ossigeno di nuovi versi.

Non tacere

Se non ti ascoltano,

Non inchinarti

A facili lusinghe,

Non venderti al progresso

Anche se si scolorito e stanco.

Tu sei poeta

Spettinato

Ma vero

Perfezione assoluta.

Rivela ancora la tua verità,

I tuoi sentimenti,

Per un nuovo domani

O per un tramonto di porpora.

Svegliati poeta

Attento spettatore del tempo

Non far perdere il tuo pensiero,

Per chi ti affida la sua anima

Per chi ti confidale sue pene

Tramanda la tua anima a giorni futuri

Perché domani

Un altro poeta si svegli.

 

(Tiziana Angelino)

 

  

Voglia d’amare… voglia di noi!

 

Un aroma muschiato e amaro,

Intenso e forte,

Si mescola al gusto salato della nostra pelle,

Ancora ansiosa,

Nell’apollinea armonia di due anime che si purificano

Nel flebile gorgoglio di tenui gemiti e voluttuose carezze,

Rubiconda e arsa d’amore,

Nel dionisiaco danzare di un’eterna fiamma

Che perpetua lo spirito,

Nel groviglio delle lenzuola stropicciate,

Discrete complici,

Intessute e ancora madide delle nostra voglia d’amare.

Mentre mille sogni bagnati risvegliano il piacere

Custoditi da Afrodite

Bevuti da coppe di nettare,

Quando una veste

Lenta e leggiadra

Scivola via in un meraviglioso sfrigolio

E le affannate dita cercano fra i capelli la loro voluttà,

Modulata su  ancestrali note

Ricamata su rose di seta,

e le tue dita scorrono sulla mia pelle bagnata

è ancora voglia di perdersi nell’oblio di Eros

nella passione che cancella il domani.

 

(Tiziana Angelino)

  

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